Impianto elettrico a norma: tutto quello che devi sapere: Componenti, Manutenzione e Normative

Un impianto elettrico a norma è fondamentale per vivere in sicurezza e comodità. Conoscere i componenti principali come il quadro elettrico, il salvavita e la messa a terra, oltre alle certificazioni, è essenziale per garantire la sicurezza. In Italia, molti impianti realizzati prima degli anni ’90 sono ormai obsoleti e non conformi agli attuali standard di legge. Adeguare questi impianti alle normative vigenti è non solo una questione di legalità, ma anche di protezione della propria abitazione.

L’importanza dell’impianto elettrico

Ogni aspetto della vita domestica, dalle funzioni principali alle abitudini personali, dipende dall’energia elettrica. Un impianto elettrico ben progettato e sicuro è essenziale per una casa confortevole. È importante che l’impianto venga realizzato con materiali di alta qualità e secondo le regole dell’arte. Solo così si può essere certi di vivere in un ambiente sicuro e funzionale. Esistono tre livelli di impianti tra cui scegliere, ognuno con caratteristiche specifiche che si adattano alle diverse esigenze delle famiglie.

  • Impianto Base (Liv 1): Rappresenta il minimo previsto per un impianto elettrico, studiato per chi fa un uso essenziale dell’impianto senza rinunciare a sicurezza ed efficienza
  • Impianto Standard (Liv 2): Prevede un aumento della dotazione e dei componenti rispetto al Livello 1, includendo servizi ausiliari come videocitofono, allarme anti-intrusione e sistema di controllo carichi
  • Impianto Domotico (Liv 3): Pensato per chi considera la tecnologia una componente essenziale della vita domestica. Questo livello permette di gestire almeno quattro funzioni domotiche, come il controllo luci, la gestione della temperatura, il sistema di diffusione sonora e la rilevazione incendio. Offre un alto grado di automazione e risparmio energetico.

Componenti dell’impianto elettrico

L’impianto elettrico di una casa è costituito da vari componenti essenziali, ciascuno con una funzione specifica che contribuisce al funzionamento sicuro ed efficiente dell’intero sistema. Conoscere i principali elementi che lo compongono, come i cavi, il centralino, il differenziale, gli interruttori e il montante, è fondamentale per comprendere l’importanza di ogni parte e assicurarsi che l’impianto sia progettato e mantenuto correttamente

Montante

È il tratto di conduttura che collega il contatore dell’ente erogatore al quadro elettrico dell’impianto posto nell’abitazione, deve avere una dimensione minima di 6 mm². È fondamentale che i cavi siano sfilabili in ogni punto dell’impianto, ad eccezione degli elementi prefabbricati o precablati.

Cavi elettrici

“Trasportano” la corrente elettrica dal generatore fino all’utilizzatore finale. Ogni tipo di cavo nell’impianto elettrico domestico ha una funzione specifica e si distingue facilmente grazie ai colori differenti: il cavo di fase, che porta corrente al dispositivo(solitamente marrone o nero), il cavo neutro, che riporta la corrente al quadro (solitamente blu) e il cavo di messa a terra, che disperde le correnti di guasto (solitamente giallo-verde).

Centralino o Quadro elettrico

È il cuore del sistema elettrico domestico, poiché contiene tutti i componenti che gestiscono la distribuzione della corrente e proteggono l’impianto da eventuali sovraccarichi o cortocircuiti. Viene installato subito dopo il contatore, ad incasso (all’interno del muro) o a parete (esterno al muro) solitamente vicino alla porta d’ingresso, per facilitare l’accesso in caso di emergenza

Differenziale

È un dispositivo di protezione che rileva eventuali dispersioni di corrente verso terra, in caso di guasti nelle apparecchiature elettriche. Il differenziale interrompe l’alimentazione, scongiurando il pericolo che una persona possa entrare in contatto con parti in tensione

Interruttore

È il comando che permette di aprire o chiudere un circuito elettrico. Ha solo due posizioni (contatto aperto o contatto chiuso) e deve rimanere stabile anche in mancanza di una forza esterna che lo blocca, come un dito

Funzioni aggiuntive dell’impianto elettrico

Oltre alla fornitura di energia, l’impianto elettrico moderno è progettato per controllare vari aspetti della vita domestica. Tra queste funzioni aggiuntive troviamo il controllo del comfort tramite sistemi di regolazione per il risparmio energetico, gli impianti di sicurezza come allarme, antintrusione e TVCC, la connettività attraverso il cablaggio strutturato e l’home entertainment con sistemi di diffusione sonora e distribuzione del segnale video. Queste funzioni aumentano il valore dell’impianto e contribuiscono a rendere la casa più moderna e funzionale.

Unità di misura elettriche

Ampere (A) è l’unità di misura dell’intensità della corrente elettrica. È un parametro fondamentale per determinare la capacità di un impianto elettrico. Ad esempio, nelle prese domestiche, un’intensità di 10 ampere corrisponde a una potenza di circa 2.000 watt, mentre una di 16 ampere equivale a circa 3.500 watt.

Watt (W) è l’unità di misura della potenza, ovvero la quantità di energia assorbita nell’unità di tempo. Un kilowatt (kW) equivale a 1.000 watt. La potenza totale di un impianto elettrico deve essere adeguata alle esigenze dell’abitazione per evitare sovraccarichi e garantire un consumo energetico efficiente.

Volt (V) esprime la tensione di corrente. La tensione disponibile nelle prese delle abitazioni è di 220 volt. È importante che l’impianto elettrico sia progettato per gestire correttamente questa tensione per garantire la sicurezza e l’efficienza energetica.

Potenza fornita

La potenza contrattuale fornita ai privati varia da 3 kW a 6 kW, in base alla superficie della casa e alle dotazioni elettriche. Gli impianti esistenti, generalmente dimensionati per 3 kW, possono essere incrementati fino a 6 kW se necessario, previa richiesta al gestore.

Normative sugli impianti elettrici

Introdotta nel 1990, la Legge 46/90 ha stabilito un sistema di regole per l’installazione, progettazione e certificazione degli impianti elettrici, garantendo un utilizzo sicuro dell’energia elettrica. Le principali innovazioni includono l’obbligo di abilitazione per operare sugli impianti, la dichiarazione di conformità rilasciata dall’installatore e l’adeguamento degli impianti esistenti con dotazioni minime di sicurezza.

Successivamente, il Decreto Ministeriale 22/01/2008 n° 37 ha sostituito la Legge 46/90, introducendo modifiche significative. In particolare, assegna al proprietario dell’impianto l’obbligo di adottare le misure necessarie per mantenere le caratteristiche di sicurezza, tenendo conto delle istruzioni per l’uso e la manutenzione fornite dall’impresa installatrice, confermando la CEI 64-8 come riferimento tecnico per la realizzazione degli impianti secondo le norme di sicurezza

La Norma CEI 64-8 rappresenta il principale riferimento normativo per gli impianti elettrici di bassa tensione e, dal 2011, include un allegato che definisce i livelli minimi delle dotazioni impiantistico-funzionali nel settore residenziale, classificando l’impianto elettrico in tre livelli, introducendo uno standard di qualità basato su criteri di sicurezza, sostenibilità ambientale, usabilità e fruibilità.

Progettazione di un impianto elettrico

La progettazione di un nuovo impianto elettrico è un passaggio cruciale. Deve essere eseguita da personale esperto che, utilizzando la planimetria della casa, valuta la struttura adatta dell’impianto, combinando le esigenze della famiglia con la disposizione degli arredi e i punti ottimali per installare gli elettrodomestici. Il professionista (rigorosamente iscritti all’albo di competenza) redige tre documenti essenziali:

  1. Schema elettrico: è un elaborato grafico che illustra, attraverso appositi simboli, le componenti elettriche dell’impianto e i percorsi dei collegamenti
  2. Computo metrico: è un documento attraverso il quale l’installatore stima il costo dei lavori per l’impianto, specificando il tipo e i costi dei materiali, dei dispositivi e della manodopera
  3. Dichiarazione di conformità certifica che l’impianto è stato realizzato secondo le norme tecniche e a regola d’arte. È l’unico documento che attesta la conformità alle norme vigenti dell’impianto eseguito

Componenti del quadro elettrico

Il quadro elettrico è un elemento fondamentale dell’impianto elettrico e la scelta dei dispositivi da installare deve essere conforme alla Norma 64-8. Ogni unità abitativa deve essere dotata di uno o più centralini (quadri di distribuzione) e di un interruttore generale facilmente accessibile all’utente. È buona norma lasciare un numero di moduli liberi per un successivo ampliamento, dimensionandolo per il 15% in più dei moduli effettivamente installati.

Impianto elettrico a norma: tutto quello che devi sapere: Componenti, Manutenzione e Normative
Installazione a norma di un quadro elettrico per unita abitativa

Interruttore generale differenziale

L’interruttore generale differenziale deve essere selettivo verso gli interruttori differenziali a valle o dotato di dispositivo di richiusura automatica.

Scaricatore di tensione (SPD)

Il SPD protegge dai guasti causati da sovratensioni, riducendo il rischio di danni ai dispositivi elettrici collegati al sistema. Circa il 60% dei guasti agli apparecchi elettronici domestici è causato da sovratensioni, che possono avere origine atmosferica o essere causate da manovre dell’ente erogatore di energia elettrica

Salvavita o differenziale

Il differenziale, noto come salvavita, è un dispositivo di protezione che interrompe l’alimentazione elettrica in caso di dispersioni di corrente. È fondamentale per prevenire rischi di folgorazione e deve essere testato regolarmente per garantirne la piena funzionalità. La riattivazione del differenziale è un’operazione semplice e manuale, ma essenziale per la sicurezza dell’impianto.

Interruttore magnetotermico

L’interruttore magnetotermico è un dispositivo di protezione automatica che interviene togliendo tensione all’impianto in caso di sovraccarico o cortocircuito. È essenziale per proteggere l’impianto e gli apparecchi collegati da danni causati da eccessiva corrente.

Dispositivo Restart Gewiss

Questo dispositivo offre una protezione avanzata e una funzione di riarmo automatico in caso di intervento dell’interruttore differenziale. Assicura che la corrente torni dopo aver verificato che non ci siano guasti permanenti, mantenendo la tua casa sempre alimentata.

Verifica della sicurezza dell’impianto

Una verifica periodica dell’impianto elettrico è fondamentale per mantenerne alto il livello di sicurezza. Controlli regolari dell’interruttore differenziale e delle altre componenti assicurano che l’impianto funzioni correttamente e che sia in grado di prevenire eventuali guasti. Consigliamo di programmare ispezioni almeno ogni 5 anni.

Principali rischi di un impianto datato

Un impianto elettrico vecchio può presentare vari rischi, tra cui “l’invecchiamento” dei componenti, la perdita di isolamento e un quadro incompleto. Se l’impianto elettrico ha più di 15 anni, è consigliabile farlo verificare da un tecnico abilitato. In caso di difformità rispetto alle normative vigenti, è necessario intervenire tempestivamente per mettere a norma l’impianto. In alcuni casi, può essere più conveniente e sicuro procedere con il rifacimento completo dell’impianto.

Lavori per un impianto a norma

Per installare un nuovo impianto o integrare uno esistente, è necessario eseguire una serie di interventi, tra cui la mappatura delle tracce, la scanalatura nella muratura, il posizionamento delle cassette e dei tubi, la chiusura delle tracce e il ripristino dei muri. Questi lavori garantiscono che l’impianto sia sicuro e conforme alle normative.

Negli ultimi anni, l’offerta di nuove tecnologie è aumentata notevolmente, spesso superando le predisposizioni degli edifici esistenti. La nuova norma CEI 64-8 semplifica l’adozione di impianti elettrici adeguati alle nuove tecnologie e predisposti per il futuro.

Agevolazioni Fiscali per ristrutturazione e adeguamento

Le spese sostenute per mettere a norma gli impianti elettrici insicuri possono beneficiare di una detrazione fiscale fino al 50%. Questa agevolazione fiscale, valida fino al 31 dicembre 2024, permette di detrarre fino a un massimo di 96.000 euro. Grazie a questa misura, la ristrutturazione e l’adeguamento degli impianti alle normative vigenti diventano più accessibili economicamente, incentivando la messa in sicurezza delle abitazioni.

FAQ (Domande Frequenti)

  1. Cos’è un quadro elettrico?

    È un dispositivo che ospita vari componenti necessari per la gestione e la protezione dei circuiti elettrici di una casa.

  2. Qual è la funzione degli interruttori magnetotermici?

    Proteggono i circuiti elettrici da cortocircuiti e sovraccarichi, disconnettendo automaticamente il circuito quando rilevano un’anomalia.

  3. Cosa sono i differenziali puri o salvavita?

    Sono dispositivi che interrompe l’alimentazione elettrica in caso di dispersioni di corrente e proteggono le persone dal rischio di elettrocuzione.

  4. A cosa serve il dispositivo Restart Gewiss?

    Assicura la continuità dell’alimentazione elettrica riarmando automaticamente il differenziale dopo aver verificato l’assenza di guasti permanenti.

  5. Qual è la differenza tra un quadro elettrico e un contatore?

    l contatore misura e distribuisce l’energia elettrica, mentre il quadro elettrico distribuisce e protegge i circuiti interni della casa.

  6. Come posso verificare se il mio impianto elettrico è conforme alle norme?

    Per verificare la conformità del tuo impianto elettrico, è innanzitutto fondamentale assicurarsi che l’installazione sia stata eseguita da professionisti qualificati. Questo garantisce che l’impianto sia stato realizzato seguendo tutte le normative vigenti e con materiali di qualità.
    In secondo luogo, è importante controllare che sia presente la dichiarazione di conformità. Questo documento certifica che l’impianto è stato realizzato rispettando le normative tecniche attuali.